Non si sevizia un paperino - Analisi film

Ed eccocci giunti a un momento tanto atteso, pensavo a scrivere un articolo su questo grande film da parecchio tempo, ora è arrivata l'occasione di farlo e allora eccomi qui.
Non si sevizia un paperino, non è un horror, ma si può definire quasi un film di fattura classica in linea generale, toccando moltissimi generi cinematografici, che partono dal neorealismo, all'innovazione della trama giallo/Thriller, in cui stilisticamente si toccano parecchi punti alti soprattutto nella cinematografia del grande Lucio Fulci.
E' senza dubbio un film innovativo, costato pochissimo che nonostante tutto riesce ancora oggi a scuotere chi lo guarda.
In questo film come ho detto prima si mischiano diversi generi, e sappiamo che Fulci ha toccato vari generi per ogni film, con questo invece rischia molto, prima di tutto perchè in italia non si è mai vista a quei tempi un film thriller con certe ambientazioni rurali che ricordavano i vecchi film, tra cui anche la commedia all'italiana, poi c'era il fatto del titolo, paperino era il personaggio disney.
Quale fu allora il tocco da maestro di Lucio Fulci?
Riuscire a scuotere gli animi con una storia che risucchia nello schermo lo spettatore, si perchè davanti a un film del genere ci si indigna, per la brutalità del popolo pecorone, che non segue mai la testa ma i suoi istinti, c'è anche l'ignoranza di certa gente, l'ambientazione del sud italia è in un paesino di provincia, dove tutti conoscono tutti e ognuno sa i fatti suoi.
I personaggi non sono stereotipati, hanno una loro logica che è direttamente o indirettamente collegata con gli altri personaggi, compresi gli indizi che piano piano portano al vero colpevole degli omicidi.
 Lucio Fulci conosceva  molto bene i rischi che portano quando si gira un film diverso dal solito, Non si sevizia un paperino è sempre stato tra i film che ha diretto il suo preferito, e alla sua uscita nelle sale ha ottenuto un buon successo di pubblico.
Quello che è successo e che gli americani, vanno pazzi per questo film, sui siti più importanti rendono omaggi a Fulci, scrivendo cose che forse non scriverebbero mai per grandi nomi - tra cui sono anche registi che adoro - come Coppola o Scorsese.
Il film è senza ombra di dubbio un capolavoro, c'è una vena di tristezza che pervade in tutto il film, forse perchè le vittime sono bambini innocenti? E chi può essere responsabile che con tanta brutalità spezza le loro giovani vite?
Si comincia a sospettare di una fattucchiera, che picchiano a sangue e lei ci resta secca per le strade con la  visione delle famiglie che vanno in vacanza al mare, per poi sospettare di tanti altri cittadini, che hanno parecchi scheletri nell'armadio.
E' un film che mi ha colpito molto, soprattutto per la spietata sincerità con cui è girato, Fulci conosce molto bene l'arretratezza di certi luoghi e ce lo comunica con il film, c'è la rabbia che esplode della gente - ed è comprensibile - c'è il caldo soffocante, c'è l'ignoranza della gente che crede alla prima cosa che gli dicono senza riflettere un secondo, in questo film c'è tutto e di più, e il suo autore ispiratissimo capisce benissimo come amalgamare il tutto senza risultare fasullo.
Quello che Fulci presenta è il mondo ristretto di una certa provincia italiana, rappresentato da una giovanissima Barbara Bouchet, che è tornata dal continente e che lo esprime attraverso la sua insofferenza verso la piccola cittadina, lei che ha viaggiato e conosce il mondo al di fuori di quel paesino si sente un po' fuori posto lì.

Florinda Bolkan, interpreta la fattucchiera, che rappresenta la superstizione e la paura verso cose sconosciute della gente, vittima della brutalità del popolo pecorone incapace di pensare prima di agire, il suo omicidio non farà finire gli omicidi.
E proprio su questo mi voglio soffermare, dalla paura irrazionale che Fulci sa esprimere  in maniera acuta e brillante, senza inutili sfaccettature, è questa paura che è presenta in tutto il film e trae in inganno gli abitanti della cittadina.
Ma è nella persona del prete - di cui tutti si fidano - che bisogna fare attenzione e non dico altro, il film è da vedere. Buona visione.

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